UNO Mobile: abbiamo intervistato per voi Francesco de’ Medici – CEO di Carrefour Italia Mobile
Lo Staff di MvnoNews.Com è lieto di presentarvi questa veloce intervista a Francesco de’ Medici, CEO di Carrefour Italia Mobile, che si è reso disponibile a rispondere ad alcune nostre domande su Uno Mobile, l’operatore mobile virtuale italiano, attivo dal 7 giugno del 2007.
Redazione: Tra poco UNO Mobile, il secondo Mvno Italiano (per debutto) festeggerà il suo primo anno di vita. A quasi un anno dalla nascita, quali sono i risultati ottenuti?
de’ Medici: Ottimi, al di sopra delle aspettative. Molti dei clienti regolari del Gruppo Carrefour si sono affacciati al nuovo servizio provando UNO Mobile e sono rimasti soddisfatti.
Redazione: Una domanda che probabilmente sarà scontata, ma approfittiamo della sua presenza e quindi “ufficialità” per chiederle a che numero di attivazioni UNO Mobile è riuscito ad arrivare oggi?
de’ Medici: Del tutto in linea con quelli degli altri operatori virtuali.
Redazione: Al momento il vostro più diretto concorrente – in attesa di nuovi ingressi in questi mesi – è e rimane CoopVoce. I dati sulle attivazioni parlano di una distanza relativamente minima. Mentre CoopVce ha da poco lanciato una nuova tariffa e una rimodulazione al ribasso, UNO Mobile rimane ad oggi ferma con un solo piano tariffario. Da più parti ci arrivano richieste sul se e quando partirete con nuovi piani tariffari anche voi?
de’ Medici: Elemento distintivo di UNO Mobile è, sin dalla sua nascita, la semplicità e la trasparenza della propria offerta. La scelta di proporre un’unica tariffa ha quale obiettivo quello di permettere al cliente di telefonare a chi desideri quando lo desidera. Non cambieremo quindi il nostro piano tariffario. Preferiamo, invece, offrire alla nostra customer base promozioni e vantaggi che creino sinergia con il punto vendita.
Redazione: Parlando di concorrenza e rimanendo nella grande distribuzione, dopo Coop e Voi con Carrefour, sembra che presto vedremo arrivare sul mercato della telefonia mobile altri due grandi gruppi: gli italiani di Conad (probabilmente con Conad Mobile) e i francesi di Auchan. Chi temete di più per il vostro target di riferimento?
de’ Medici: Non temiamo un operatore più di un altro, anzi di fatto non temiamo la concorrenza da parte di nessuno degli altri operatori. E’ il medesimo tipo di concorrenza oggi presente sugli alimentari e su ogni altra categoria merceologica offerta dalle catene di distribuzione. Noi offriamo servizi ai clienti Carrefour come gli altri operatori offrono i loro ai clienti del proprio gruppo.
Redazione: Il Gruppo Carrefour è presente con UNO Mobile dal 2007 nella telefonia mobile virtuale in Italia, ma guardando Oltralpe, avete già esperienze come Mvno in Francia, Spagna e Belgio. In alcuni casi le tariffe offerte sono molto più convenienti di quello che proponete nel nostro Paese oppure in altri casi c’è la presenza di quelli che vengono chiamati veri e propri ‘forfait’, ovvero pacchetti di minuti e/o sms giornalieri offerti ad un costo ‘forfaittario’ mensile. Il fatto che tutto questo non è ancora possibile in Italia è una scelta voluta o ‘dovuta’? E perchè?
de’ Medici: Dal punto di vista del Business Model, abbiamo tutta la libertà per fare ogni tipo di promozione. D’altra parte, ha ragione nel riconoscere che vi sono dei limiti in seguito agli accordi commerciali in essere con gli operatori tradizionali.
Redazione: Sempre in tema di tariffe, come forse già saprà, il nostro circuito di siti oltre a sostenere e ad informare sui MVNO, comprende anche un Forum interamente dedicato ai nuovi operatori mobili virtuali italiani e, tra le tante discussioni presenti, ci si è spesso domandato perchè i ‘nuovi arrivati’ facciano così fatica a crescere e soprattutto ad offrire tariffe che siano realmente convenienti. Analizzando gli accordi e anche attraverso le numerose discussioni durante il Mobicom 2007, siamo riusciti a capire che il problema di base rimane quello di una impossibilità a trattare con le compagnie a cui si richiede l’utilizzo della propria rete sul prezzo ‘al costo’. Per farla breve insomma, Vodafone Tim wind e H3G non hanno nessun obbligo di legge (a differenza di quanto avviene in Italia nel fisso e all’estero) che le vincoli a fornire un prezzo ‘al costo’: fatto per cui gli accordi che ne sono nati, sono semplici accordi di natura commerciale. Crede sia realmente questo il problema alla base? Non sarebbe forse il caso che tutti gli Mvno già attivi e gli eventuali nuovi arrivati, si mettano a chiedere tutti insieme, e ad alta voce, un intervento della Comunità Europea o dell’Authority?
de’ Medici: Gli accordi commerciali implicano dei limiti commerciali per tutti e sono correlati alla capacità negoziale e alle dimensioni e potenzialità del nuovo ente.
Redazione: Se avesse possibilità di chiedere e soprattutto di essere ascoltato da quelli che saranno i nuovi leader politici al Governo dal prossimo aprile, cosa chiederebbe loro a gran voce?
de’ Medici: Di essere considerato un operatore di telefonia in tutto e per tutto, considerando che vi sono opportunità e limitazioni differenziali rispetto agli operatori tradizionali.
Redazione: Non ci resta che ringraziarla per la cortese disponibilità a rispondere a tutte le nostre domande. Il nostro circuito di siti continuerà a parlare di Mvno e a dar voce anche ai protagonisti di questa piccola grande novità che in Italia si è fatta un po’ attendere.. e speriamo possa portare ancora più libertà di scelta e soprattutto una liberalizzazione dei prezzi. Buon lavoro a Francesco De’ Medici da parte di tutto il nostro Staff.
de’ Medici: Grazie a Voi..
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