CoopVoce: comunicare è un po’ meno semplice sotto rete Vodafone

Lo scorso autunno CoopVoce ha confermato la nuova partnership con Vodafone con l’obiettivo di migrare sulla sua rete una parte dei propri clienti e offrire nel corso di questo 2025 l’atteso accesso al 5G.
Fin qui tutto bello, una iniziativa all’insegna della qualità del servizio offerto ai propri clienti, un cambio che sulla carta doveva riguardare tutte quelle utenze che guadagnerebbero in copertura e in un miglior servizio, ma è realmente così?
Nei fatti, non sembra che tutti i passaggi di rete (da TIM a Vodafone) abbiano realmente portato un beneficio per il cliente finale, anzi, a volte si è trasformato in un vero e proprio disservizio.
E da CoopVoce, che da sempre fa della trasparenza, assistenza al cliente e qualità del servizio, i suoi punti di forza, il primo e più grande errore è stato di comunicazione. “Comunicare è semplice”, dice il claim di questo Full MVNO, ma questa volta non comunicare è stato ancora più semplice e non ha fatto felici molti clienti.
Abbiamo seguito con molta attenzione alcune segnalazioni arrivateci proprio da clienti CoopVoce che hanno subito questo cambio, senza una minima comunicazione o la possibilità di poter scegliere quale rete utilizzare nella propria zona.
C’è la signora 70enne che si è ritrovata di punto in bianco con il telefono continuamente irraggiungibile (a volte addirittura con l’avviso di numero inesistente), lì dove prima sotto rete TIM non aveva mai avuto problemi. Chiamate al 188, mail al Servizio Clienti CoopVoce, ma le risposte erano sempre le stesse, per l’operatore la zona è ben coperta da Vodafone e quindi non si può tornare indietro.
Deciso unilateralmente, senza che il cliente abbia voce in capitolo, nemmeno con l’evidente impossibilità da parte dello stesso Servizio Clienti CoopVoce di contattarlo questo cliente, per dirgli che è tutto ok, perché ops, non c’è più segnale con Vodafone.
E a questo punto se quel cliente deciderà di cambiare operatore, sarà per una sua colpa o perché CoopVoce non ha saputo mantenere quella promessa di qualità di servizio tanto decantata?
Questo raccontato è solo uno dei casi che abbiamo potuto esaminare, c’è poi il gruppo Facebook dedicato agli utenti CoopVoce, dove di queste casistiche da ottobre scorso ad oggi se ne possono leggere a decine (qui sotto ne abbiamo estrapolate alcune, cliccare sull’immagine per ingrandirla).
Tutti clienti migrati su un’altra rete, che improvvisamente hanno visto un peggioramento netto del segnale, delle chiamate e/o della navigazione internet.
Non si poteva gestire il tutto in modo diverso? Magari chiedendo ai diretti interessati il consenso a passare sotto rete Vodafone, avvisandoli che nella propria zona la copertura risulta migliore rispetto a TIM? O piuttosto abilitare una procedura che permetta a chi ha disservizi, di tornare nuovamente sotto rete TIM?
Ecco, sicuramente si poteva fare qualcosa di più, comunicare meglio e soprattutto, mettere il cliente nella condizione di poter scegliere. Questo ad oggi non è accaduto e un po’ dispiace questo scivolone di CoopVoce.
Segui MVNO News anche su Google News, clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”. Non perdere nemmeno una notizia, i nostri approfondimenti e le anteprime esclusive, unisciti al nostro canale Telegram e alla community su Facebook e X/Twitter.
Sostienici con una piccola donazione (anche con Satispay). MVNO News è inoltre una comoda Web App gratuita, scaricala sul tuo smartphone!
Anche prima, alle lamentele sulla disattivazione della stazione base più vicina, rispondevano, per esempio, che “i problemi degli indiani non interessano allo sceriffo” :)