PosteMobile in negoziazione per passare su rete TIM

Con l’ufficializzazione dell’acquisizione da parte di Poste Italiane S.p.A. del 9,81% circa delle azioni di Telecom Italia S.p.A., si prospetta anche un passaggio di PosteMobile su rete TIM (rispetto all’attuale Vodafone).
Come noto, PosteMobile opera come Full MVNO su rete Vodafone, ma nel tempo ha cambiato fornitore di infrastruttura di rete più volte. Nel lancio del 26 novembre 2007, la rete di appoggio (come ESP MVNO) era proprio quella di Vodafone, per poi passare sotto quella di WindTre come Full MVNO nel luglio del 2014 e di nuovo in Vodafone (sempre come Full MVNO) da giugno 2021.
La notizia di una negoziazione in fase avanzata (come riportato nel comunicato stampa diffuso oggi) non stupisce. PosteMobile infatti ha un contratto in scadenza nel 2026 proprio con Vodafone Italia, oggi Fastweb + Vodafone (società del gruppo svizzero Swisscom) e un passaggio sotto rete TIM potrebbe risultare decisamente conveniente, visto che le negoziazioni d’ora in poi verranno fatte da azionista del gruppo e non più da semplice cliente.
Oltretutto la stessa TIM ha interesse ad acquisire un Full MVNO con all’attivo 4,8 milioni di clienti, visto che perderà presto una parte di quelli di Fastweb Mobile (che convergeranno sotto rete Vodafone).
Il comunicato stampa Poste Italiane
Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane”) – società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”) – ha deliberato l’operazione di acquisizione del 9,81% circa delle azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A. (“Tim”) attualmente detenute da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (“Cassa Depositi e Prestiti”), società che detiene il 35% del capitale di Poste Italiane ed è a sua volta controllata dal MEF.
Al contempo il CdA ha deliberato la cessione dell’intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi S.p.A. (“Nexi”) – pari al 3,78% circa del capitale sociale – a favore della stessa Cassa Depositi e Prestiti. Il corrispettivo per l’acquisto delle azioni di Tim sarà riconosciuto (i) in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a Cassa Depositi e Prestiti della partecipazione in Nexi e (ii) in parte mediante cassa disponibile.
L’acquisizione abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra Tim e Poste Italiane; a tal riguardo è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay S.p.A. – società interamente controllata da Poste Italiane – all’infrastruttura di rete mobile di Tim.
L’operazione rappresenta, nel suo complesso, per Poste Italiane un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia.
Si precisa che la suddetta operazione si qualifica tra parti correlate (dal momento che Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti sono sottoposte al comune controllo da parte del MEF) “di minore rilevanza” e pertanto, secondo quanto al riguardo previsto dalla legge e dai regolamenti applicabili, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane previo parere favorevole espresso dal Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati costituito al suo interno.
Poste Italiane costituisce la più grande rete di distribuzione di servizi in Italia. Le sue attività comprendono il recapito di corrispondenza e pacchi, i servizi finanziari e assicurativi, i sistemi di pagamento e la telefonia destinati a famiglie, aziende ed amministrazioni pubbliche. Con oltre 160 anni di storia, una rete di 12.800 Uffici Postali, circa 120mila dipendenti, €593 miliardi di attività finanziarie investite, Poste Italiane è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese e rappresenta una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.